Presentazione del libro

Venerdì 20 maggio, ore 17.00 presso Ex Noviziato San Mattia ai Crociferi in via Torremuzza, 18 B – Palermo, si terrà la presentazione del libro “Fondamento della Dottrina Cristiana” che vedrà la partecipazione del nostro Pastore Franco Arena. Non mancate!

A questo link è possibile visualizzare la versione completa della presentazione. clicca qui

Presentazione del libro

Sabato 14 marzo, ore 17.00 presso la Chiesa Anglicana “Holy Cross” di via Mariano Stabile, 118b – Palermo, si terrà la presentazione del libro “Fondamento della Dottrina Cristiana” che vedrà la partecipazione del nostro Pastore Franco Arena. Non mancate!

32^ Conferenza Chiese Mennonite

Si è conclusa, ieri, la 32^ Conferenza delle chiese Mennonite italiane. Il Dott. Vincenzo Paci ha trattato il tema della fratellanza e della comunità partendo dalla “Lettera a Filemone”. Sono stati due incontri brevi ma ricchi di insegnamenti.

Prima parte – incontro di sabato 2 novembre
Seconda parte – incontro di domenica 3 novembre

Alla conclusione della conferenza, tutti i fratelli si sono ritrovati presso il locale Rinstafood

XXXII^ Conferenza delle Chiese Mennonite Italiane

Come ogni anno abbiamo il piacere di invitarti alla XXXII^ Conferenza delle Chiese Mennonite Italiane suddivisa in due incontri, uno il sabato pomeriggio e l’altro la domenica mattina. Vedrà la partecipazione del Dott. Vincenzo Paci come relatore

Convegno per coppie “I killer nelle relazioni familiari”

Sabato 27 aprile presso la chiesa di Cefalù si è tenuto il convegno per coppie dal tema “I killer nelle relazioni familiari” durante il quale il relatore Franco Bosio; partendo dai versetti di 1 Corinzi 13:4-5

L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; {l’amore} non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male

Ha evidenziato 5 caratteristiche che l’amore non dovrebbe avere:

  • Non invidia;
  • Non si gonfia (orgoglio);
  • Non cerca il proprio (egoismo);
  • Non si inasprisce (rancore);
  • Non addebita il male

Ponendo l’attenzione sul fatto di prendere coscienza che i killer nelle relazioni sono più simili a batteri o virus che lavorano lentamente, è stato possibile affrontare soltanto i primi 3 punti su indicati.

Per approfondire gli argomenti trattati si riporta alle registrazioni della giornata, che trovate di seguito insieme a qualche foto.

Convegno coppie – prima parte
Convegno coppie – seconda parte
Convegno coppie – terza parte

Cerca il tuo tesoro

Sabato 25 maggio, dalle 10 alle 17, presso il Grand Hotel Villa Itria in via Aniante, 3 Viagrande (CT) si terrà un convegno per le donne dal titolo “Cerca il tuo tesoro”. Il costo del convegno è di 25€ e comprende il pranzo, di seguito la locandina

La coppia IN o OUT

Il 2 giugno 2018 Gianfranco Giuni ha tenuto un convegno sulle coppie presso i nostri locali. Pensando di fare una cosa gradita, pubblichiamo una relazione dell’evento scritta da Paolo Orlando ed Aurora Borgomastro.

durante lo studio sulla coppia è stato possibile analizzare la coppia sotto vari aspetti ponendoci sempre la domanda IN o OUT? Dentro o Fuori?

Possiamo suddividere gli studi in 3 sessioni:

  • Definizione di coppia
  • La coppia nella società (IN)
  • La coppia nella Chiesa (IN)

La prima sessione è stata introdotta con la seguente domanda:

SIAMO UNA COPPIA O DUE PERSONE CHE STANNO INSIEME?

Ai giorni d’oggi purtroppo è facile confondere questi due aspetti, ma cosa ne pensa la Bibbia riguardo la coppia? Per rispondere a questa domanda abbiamo analizzato insieme i versetti che si trovano in Matteo 19:5-6 dove sta scritto:

“Matteo 19:5  Ed egli, rispondendo, disse loro: Non avete voi letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina, e disse: 5 Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre e s’unirà con sua moglie e i due saranno una sola carne? 6 Così non son più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi…”

Dai versetti citati è possibile rilevare 2 termini fondamentali per la nascita di una nuova coppia:

  • L’uomo lascerà il padre e la madre:

Il primo termine quindi che viene messo in evidenza è “lasceranno”. Con queste poche parole viene messa in evidenza l’importanza di lasciare la vecchia famiglia.

Lasciare la vecchia famiglia viene inteso sia come aspetto fisico che tradizionale. Diventa importante che la coppia possa vivere in una casa personale piuttosto che con i genitori, la coppia ha bisogno dei propri spazi per la generazione di un rapporto di coppia. Inoltre è importante lasciare la tradizione familiare ai fini della nascita di una nuova coppia. Non è giusta la tradizione di lui o lei, ma i due lasciano la vecchia famiglia per generarne una nuova. Sembra facile come concetto, ma, quante volte pensiamo che sia più giusto prendere alcune scelte solo perché i nostri genitori hanno sempre fatto in questo modo?

  • E i due saranno una sola carne

Il secondo termine che viene messo in evidenza è “saranno”.

Ma cosa significa essere una sola carne?

Qui ancor di più si può notare il contrasto tra essere una coppia o due persone che vivono insieme. Siamo realmente una coppia che viaggia verso gli stessi obiettivi, che ha la stessa direzione? Oppure semplicemente si vive insieme?

Nella coppia è fondamentale l’idea di essere una sola carne, cioè due persone che camminano verso lo stesso traguardo; due persone che abbiano la stessa autorità, una coppia prende delle decisioni insieme senza che lui o lei possa prevalere sulla volontà o desideri dell’altro membro.

Siamo dentro l’idea di coppia o fuori dalla coppia?

Come si può fondare una coppia con questi valori?

Nella Bibbia è possibile analizzare i rapporti tra vari ruoli che secondo la volontà di Dio, ed ognuno di queste relazioni è basato sull’AMORE. In quest’epoca l’amore ha perso molto valore, ma cosa significa effettivamente? Abbiamo provato a riassumere il termine dell’amore con delle semplici parole:

AMORE = VOLERE IL BENE DELL’ALTRO

Siamo pronti ad amare in questo modo?

Siamo pronti a volere il bene dell’altro anche se ciò può spingerci a dei sacrifici?

In Efesini 5:22-32 possiamo leggere:

22 Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. 24 E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. 25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, 27 al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola.”

Il termine “sottomesse” in quest’epoca viene difficile da accettare, ma nella Bibbia è possibile notare come questa sottomissione nasce dall’amore, e come abbiamo detto prima amare significa “volere il bene dell’altro”.  La sottomissione descritta in questi passi è qualcosa che nasce grazie all’amore tra i membri della coppia. I mariti in questo passo hanno un ruolo fondamentale, “amare la propria donna come se stessi”. In altri passi viene paragonato all’amore di Cristo verso la Chiesa. Un amore che non si ferma ai propri obiettivi, un amore che si separa dalle trazioni della vecchia famiglia, un amore che vuole il bene dell’altro anche se ciò significa sacrificarsi.

La seconda sessione è stata introdotta con la seguente domanda:

QUAL’ È IL RAPPORTO CHE ABBIAMO NELLA SOCIETA’?

La nostra società cambia spesso e velocemente, basti pensare al divorzio.

Nella società odierna si parla prevalentemente di persone che intraprendono una nuova relazione o persone che divorziano?

Purtroppo diventa sempre più naturale il divorzio, e di conseguenza iniziare una nuova relazione con altre persone. Anche all’interno delle chiese è possibile notare coppie che a causa di alcuni problemi preferiscono divorziare, proprio perché la società odierna ci insegna che molto spesso la soluzione migliore ai problemi è il divorzio, ormai si cerca solo la propria felicità senza guardare più al progetto di Dio.

Matrimonio significa impegno, noi siamo pronti a impegnarci per tutta la vita? O siamo pronti a seguire la società?

Nella Bibbia vengono dati delle indicazioni chiare su come la coppia può influire nella società e portare luce. E’ stato interessante poter leggere il capitolo in 1 Timoteo 3 e vedere come possiamo applicare tutte le indicazioni anche alla vita di coppia. In questo passo viene messo in risalto l’importanza di essere una luce e una testimonianza per chi non conosce Gesù. In questi passi viene affidato il ruolo fondamentale di essere un esempio, di mostrare l’amore che solo Dio può dare. Siamo realmente portatori della buona notizia? Che esempio stiamo dando ai nostri vicini?

In un mondo dove valori come la fedeltà e il rispetto hanno perso importanza è necessario che come coppia mostriamo queste basi; gli altri cosa vedono in noi?

Noi siamo gli ambasciatori di Cristo, così come sta scritto nel versetto in 2 Corinzi 5:20, e ciò diventa ancora più semplice se si lavora insieme come coppia. Noi siamo il sale della terra, siamo anche la luce che splende, e una luce non deve essere nascosta, anzi, gli altri devono vedere qualcosa di speciale in noi; vedono in noi l’amore di Cristo per la Chiesa?  Non siamo noi che dobbiamo mostrare, ma gli altri vedono se noi splendiamo, la nostra coppia deve emergere nella società. Per essere una luce è necessario avere la buona notizia in noi.

Nel passo in Romani 12:2 sta scritto:

Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.”

Noi non siamo del mondo, ma non bisogna dimenticare che la società può vedere questo cambiamento in noi solo se noi siamo dentro la società; se ci chiudiamo tra noi non serve a niente, il sale non ha senso se rimane nella saliera, ma è buono se lo si usa per condire il cibo. Sicuramente non è facile ciò, ma noi dobbiamo restare saldi nell’amore di Gesù affinché gli altri possano vedere qualcosa di speciale in noi. In quest’epoca diventa sempre meno scandaloso il peccato, molte cose ormai sono qualcosa di normale; è ormai normale fare sesso fuori dal matrimonio, sono naturali i tradimenti o divorzi, vengono permessi i matrimoni tra due uomini o due donne, tutto ormai nella società è diventato qualcosa di normale, e noi come reagiamo? Stiamo accettando anche noi questi cambiamenti o li riteniamo sbagliati senza però mostrare la giusta via? Nella Bibbia vengono date chiare indicazioni sul dichiarare sbagliato ciò che lo è; se rimaniamo in silenzio tutto diventerà sempre più naturale e il mondo non verrà a conoscenza della volontà di Dio.

La coppia fondata sull’amore di Gesù in tutto ciò assume un ruolo fondamentale.

Praticamente una coppia come può essere quindi una luce?

Sicuramente la prima cosa da fare è crescere con dei principi biblici, confrontare i valori del mondo con la Parola di Dio e sapere dire cosa è giusto o no. Dobbiamo imparare a fissare bene la volontà di Dio e vivere dentro la società per poter essere luce, se ci isoliamo non possiamo raggiungere gli altri.

Per concludere la sessione sono state poste alcune domande che possono aiutarci ad analizzare la nostra coppia:

  • Gesù regna nei nostri cuori?
    • Gesù è il padrone della nostra famiglia?
    • Agiamo entrambi con il desiderio di essere una luce dell’amore di Dio?

La terza sessione è stata introdotta con le seguenti domande:

NOI VORREMMO UNA CHIESA COME LA NOSTRA COPPIA?

NOI MARITI, VORREMMO CHE CRISTO SI COMPORTI CON NOI COME NOI CI COMPORTIAMO CON NOSTRA MOGLIE?

In questa terza sessione abbiamo analizzato la coppia all’interno della Chiesa. Ci siamo riferiti ancora una volta ai versetti sopra citati in Efesini 5:22-32.

In questi pochi versetti è possibile vedere come il rapporto all’interno di una coppia viene paragonato con il rapporto tra Cristo e la Chiesa. La donna viene paragonata alla figura della Chiesa e l’uomo a Cristo, come Cristo ama la Chiesa così l’uomo è chiamato ad amare la moglie.

Noi vorremmo una chiesa come la nostra coppia? La nostra chiesa rappresenta il rapporto di chiesa con Dio? Questi versetti è possibile racchiuderli sotto questo semplice paragone:

Rapporto marito moglie = Rapporto Cristo Chiesa

Siamo dentro o fuori questo modello? Nella nostra chiesa quanto è considerata la coppia? Ci affidiamo più agli individui oppure consideriamo la coppia qualcosa di speciale e di cui prendersi cura? Per le future coppie cosa si sta facendo nelle nostre comunità? La Chiesa ha il ruolo importante di curare le coppie, e non aspettare che si arriva a qualche divorzio, ma prendersi cura tramite delle prevenzioni e studi che possono aiutare i coniugi. Molto spesso purtroppo pensiamo che le prevenzioni siano energie e tempo sprecato, ma qui viene dato il ruolo alle chiese di guidare le future coppie. La Chiesa può e dovrebbe sostenere dei corsi prematrimoniali, degli studi per curare le difficoltà e per rinforzare il rapporto di coppia.

All’interno di una comunità ritorna molto importante il concetto di essere una sola carne, infatti essendo una sola carne, uno dei due membri non deve prendere come un peso se lei o lui ha qualche incarico; se lei deve preparare uno studio per i bambini e magari non può lavare i piatti allora il marito è buono che si proponga come un aiuto, il marito è chiamato a contribuire. La coppia non è costituita da due persone separate ma da una sola carne.

Nella Bibbia sono mostrati diversi esempi, sotto elencati:

-In Proverbi 31 parla del un modello di donna virtuosa; la donna descritta nel passo, non rispetta il nostro modello culturale, non è una donna di carriera, speciale nelle attività, ma bensì è una donna timorata di Dio;

-Anna, la mamma di Samuele, mostra quanto sia importante la comprensione, l’affetto e l’accettazione insieme di alcune difficoltà; se siamo una coppia timorata di Dio non interessa se non abbiamo figli, siamo una coppia e una famiglia;

-Paolo a Tito, le donne più anziane vengono guidate ad essere maestre per le giovani, incoraggiandole, e guidandole ad amare i propri mariti e figli. Le donne vengono chiamate a dare un esempio, a essere una testimonianza;

-Per tradizione oggi si associa l’educazione dei figli solo alla madre; è lei che deve portarli alla scuola materna, è la madre che va ai ricevimenti scolastici, ma in proverbi viene mostrato come anche il padre ha il ruolo di educare i propri figli. Come coppia bisogna educare i figli insieme, entrambi devono educare e nessuno dei due deve sovrastare una decisione presa dall’altro membro sminuendo il ruolo di genitore del coniuge. Molto spesso anche all’interno delle chiese si è sviluppata quest’idea, come ad esempio la scuola domenicale che viene guidata solo da donne.

Che tipo di esempio siamo in chiesa? Ai nostri figli vedendoci viene voglia di sposarci? Che esempio o modello stiamo trasmettendo? Il nostro essere coppia nella chiesa porta e spinge i ragazzi a diventare future coppie o allontana i giovani da ciò?

Di seguito sono elencati alcuni aspetti pratici da poter applicare nelle coppie:

-Come ci sediamo quando ceniamo al ristorante? Insieme o lontani?

-In chiesa come ci sediamo? Insieme o separati? Dobbiamo vivere il culto anche come famiglia.

-Possiamo lodare il Signore per la coppia che siamo? Sono contento della donna che ho sposato?

-Come coppia riconosciamo Dio il nostro Signore? Oppure siamo dei singoli nel rapporto con Dio?

– Pensare a nostra moglie come figlia di Dio. Prima di essere nostra moglie è figlia di Dio; cosa ne pensa Dio che io tratto sua figlia in questo modo?

Siamo una coppia alla moda oppure out?

Siamo in nella coppia oppure 2 persone che vivono separate?

Siamo in nella società e ci facciamo trascinare oppure in per portare la bella notizia?

Siamo in nella chiesa? Oppure out dalla chiesa?

Abbiamo il coraggio di essere IN Cristo anche al costo di essere OUT da quello che pensa la società?

Conferenza “Che male c’è?”

Domenica 27 gennaio, presso i nostri locali di via Rinaldo D’Aquino, 9 a Palermo;

Emanuele Fardella terrà la conferenza “Che male c’è?” sul tema dell’occultismo all’interno di musica, videogames e serie tv.

L’argomento moderno è affrontato in maniera giovanile e seria allo stesso tempo. Conferenza particolarmente indicata per i giovani